Descrizione
Da tempo immemorabile esisteva sul "Tabor" una cappella che divenne chiesa, quindi tempio, sormontato nel secolo XVIII, da una cupola, e dedicata all'Apostolo Pietro. Da documenti medioevali risulta essere la chiesa di San Pietro in Vico già celebre ai tempi dei Normanni. Molte donazioni furono fatte a questa chiesa la quale è nominata in un Breve di Papa Alessandro III del 1167; negli atti di conferenza di Clemente III del 7 ottobre 1197. Nel 1264, con le terre e le abitazioni, venne concessa in enfiteusi al giudice Gualtieri. La chiesa con i suoi tenimenti fu anche "Grancia" del monastero di San Leonardo di Siponto che, per molti secoli, appartenne all'Ordine Teutonico (poi dei Cavalieri di Malta). La Chiesa fu trasformata, con terreno annesso, in cimitero extra moenia dal canonico vichese Pietro Finis nell'anno 1792 (data di inaugurazione). Fu il terzo cimitero d'Italia ad essere istituito fuori le mura di una città (dopo quelli di Pisa e Napoli) consentendo così di abbandonare l'uso di seppellire nelle chiese. Andato in disuso il Cimitero, con il tempo, e, caduta in rovina la chiesa (che fu semidiroccata da eventi meteorologici) questa è stata recentemente (1979-71) rimessa in pristino con un vasto restauro reintegrativo che ha cercato di riprodurre la forma originaria e mantenere in essere quanto ancora esistente. Sul colle ove sorge la Chiesa furono ritrovate, all'atto della costruzione del moderno Istituto di S. Pietro, importanti reperti di tombe antiche tra cui lo scheletro di un guerriero di notevoli proporzioni. Non essendoci parroco o monaco che la governi è chiusa tranne in alcuni giorni particolari.All’interno è custodita, in una preziosa cornice, una stupenda Madonna della Provvidenza.
Modalità d'accesso
Luogo non accessibile a persone con disabilità per presenza di barriere architettoniche.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 8 luglio 2024, 15:46